Saper scegliere un pellame di qualità, leggero e morbido al tatto. Saperlo plasmare e trasformare in un oggetto del desiderio.

Un rapporto “fisico” con la materia, la pelle, da contemplare e valutare, da accarezzare, annusare ancora prima di decidere la forma, il colore e la funzione d’uso che le sarà assegnata, ancora prima di ogni dettaglio o cucitura o metallo che le verranno trasferiti. Prima di ogni taglio. Che sarà preciso e asseconderà la natura del pellame.

Tutto questo è ancora oggi un passaggio fondamentale, “lento”, “molto umano” che nessuna macchina potrà mai compiere. Una filosofia questa che distanzia una borsa Plinio Visonà da una proposta omologata di mercato dove spesso dietro a un “logo” c’è soprattutto molto marketing a discapito della qualità finale.